Google Hospitality Program porta l’assistenza vocale negli hotel

google hospitality program

Google sta avviando una serie di partnership con alcune catene di alberghi tra Stati Uniti e Inghilterra per mettere a disposizione di queste strutture un Nest Hub Smart Display, con Google Assistant, a disposizione 24 su 24h per rispondere alle esigenze degli ospiti.

Il Google Hospitality Program trasforma l’assistente vocale una sorta di concierge personale, che fa da tramite tra il personale alberghiero e gli avventori. A questa iniziativa hanno aderito diverse catene di alberghi a New York,  Washington, D.C, in Florida, Arizona e California, nel tentativo di rilanciare il settore dell’ospitalità, duramente colpito dalla crisi legata alla pandemia di Covid-19.

I vantaggi della tecnologia vocale per il settore alberghiero

alberghi e voice technology

Installare un Display Nest Hub in una camera d’hotel ha diversi vantaggi, tra cui:

  • limitare i contatti tra personale e ospiti, nel rispetto delle direttive a tutela della salute. Ad esempio, è possibile chiedere a Google Assistant quando è previsto il check-out e farlo direttamente attraverso lo smart display, uscendo direttamente dalla stanza senza passare dalla reception;
  • risparmiare tempo e costi dei dipendenti all’accoglienza, perché l’assistente di Google raccoglie e soddisfa tutte quelle richieste di informazioni che sono uguali per ogni cliente, ad esempio in quale orario viene servita la colazione;
  • rispondere tempestivamente a una necessità con un servizio, come inviare una richiesta per rifornire la stanza di asciugamani extra;
  • sottoporre agli ospiti un questionario di gradimento durante il soggiorno, per capire quali aspetti migliorare e quali dettagli sono più apprezzati.

Ma come fa Google Assistant a rispondere correttamente a domande specifiche, come “A che ora chiude la piscina?”. È sufficiente collegare l’assistente al database dell’albergo, per ottenere risposte custom e aggiornare in tempo reale gli ospiti su orari di check-in e check-out, o sull’accessibilità alle diverse aree.

La privacy degli ospiti è tutelata

Per assicurare ai clienti il massimo rispetto della privacy, i dispositivi Google Nest Hub Smart Display sono senza videocamera, non registrano nessun audio e le attività dell’utente non sono connesse con il suo account Google.

Inoltre, una volta che l’ospite lascia l’hotel, il dispositivo viene resettato.

Ospitalità, Turismo e Voice Technology

Google Hospitality Program si inserisce in un trend, già sperimentato anche da Amazon tramite la partnership con la catena alberghiera Marriott, di innovare il settore dell’ospitalità con le nuove tecnologie, rendendolo più competitivo e adeguato alle nuove normative anti-Covid.

marriott hotel e alexa

Inoltre, la Voice Technology potrà accompagnare gli utenti non solo durante il loro pernottamento, ma anche in fase di progettazione del viaggio, facendo fare un “tour vocale” virtuale della città che desiderano visitare.

Un esempio? TripAdvisor ha lanciato una skill Alexa in collaborazione con il dipartimento di Cultura e Turismo di Abu Dhabi: basta chiedere “Alexa, esplora Abu Dhabi” per essere guidati all’interno della città. È possibile scegliere anche il tipo di viaggio: “relax e natura”, “tour gastronomico”, “musei e cultura” e così via. I contenuti sono stati creati a partire dai dati di TripAdvisor e dai racconti delle persone che hanno lasciato una recensione, per creare un’esperienza che potesse coinvolgere gli utenti in maniera diretta ed efficace.

Ancora una volta, la Voice Technology si rivela una soluzione innovativa per la crescita di diversi settori di mercato, in questo caso diventando anche una strategia per superare le difficoltà legate alla pandemia.