Google e Voice Match: la nuova possibilità di fare acquisti con la voce
Attraverso il riconoscimento del timbro vocale da parte di Voice Match, con Google Assistant sarà possibile dare la conferma per un pagamento e finalizzare un acquisto.
L’impostazione si può attivare dal Menu “Impostazioni” dell’assistente vocale: all’interno della Guida di Google è possibile vedere come attivarla.
La novità è stata segnalata da Android Police, la piattaforma che registra e recensisce le ultime novità in ambito tech, che sottolinea come la funzionalità sia ancora in fase di test e debba essere perfezionata, soprattutto dal punto di vista della sicurezza. Google ha inserito a questo proposito una sezione nella schermata delle “Impostazioni” che illustra il rischio principale: un’altra persona, con una voce simile alla nostra, potrebbe sbloccare il pagamento.
Per il momento, inoltre, non è chiaro se ci sia un limite massimo per gli acquisti durante una giornata.
In ogni caso, Voice Match apre scenari interessanti sul futuro prossimo degli e-commerce.
Come abilitare la funzione Voice Match dell’Assistente Google
Gli smart speaker e gli smart display possono essere utilizzati da più persone all’interno di un ambiente lavorativo o domestico. Con la funzionalità di Voice Match si può avere un’esperienza di utilizzo dell’assistente personalizzata e, come già anticipato, si potrà acquistare direttamente usando la voce.
La configurazione di Voice Match è semplicissima e si può fare in meno di un minuto.
I passaggi da seguire sono:
- Aprire l’app Google Home
- Entrare nella sezione “Il tuo account” che si trova in alto a destra
- Controllare che l’account di Google sia quello collegato al dispositivo Google Home o Nest
- Selezionare “Impostazioni assistente” > “Assistente” > “Voice Match” > “Aggiungi un dispositivo”
- Selezionare i dispositivi ai quali si vuole associare la voce
- Selezionare “Continua” > “Accetto”
La funzionalità chiederà poi di ripetere delle frasi, per imparare a riconoscere al meglio la voce.
Da e-commerce a voice-commerce: cambiare le abitudini
Secondo uno studio pubblicato dalla piattaforma giornalistica NPR (National Public Radio) e da Edison Research, realtà che si occupa di analisi e statistiche, sono 126 milioni i dispositivi di smartspeaker usati negli Stati Uniti in 60 milioni di abitazioni. La diffusione, però, non sta ancora andando di pari passo con la consapevolezza da parte degli utenti delle potenzialità e delle possibilità di utilizzo di questi dispositivi per alcuni servizi specifici.
Le richieste più frequenti rivolte ai voice assistant riguardano azioni semplici come mettere la musica, informarsi sulle previsioni del tempo, cercare una risposta a una curiosità generica o impostare un promemoria. L’opportunità di poter comprare con Voice Match non è ancora assimilata come un’abitudine dagli utenti, ma lo diventerà: uno studio di Amazon Pay evidenzia come il 44% dei consumatori si dice disposto ad effettuare un acquisto tramite la voce entro i prossimi tre anni. Questa percentuale apre la strada ad enormi possibilità per chi vende online o per chi vuole iniziare a farlo.
Fonte: NPR ed Edison Research (Maggio 2020)
Google, con la possibilità di finalizzare i pagamenti grazie a Voice Match, mostra chiaramente l’interesse verso il mondo del Voice commerce, una tendenza che hanno fatto propria che diversi top player. Un esempio? Utilizzando Siri, è possibile ordinare, pagare e farsi spedire la spesa a casa da uno dei punto vendita della catena statunitense di supermercati Walmart.
Gli assistenti vocali permettono un’interazione più spontanea con i consumatori e possono “imparare” le preferenze di spesa, velocizzando il processo di acquisto. Diventando un touchpoint proattivo, utile e facile da usare.
Rendere la Voice Technology il canale preferenziale per gli acquisti e il marketing è ancora una sfida aperta per il futuro e noi siamo pronti a coglierla.
